Di origine australiana, l’eucalipto fu portato in Europa intorno al 1860. Se ne conoscono più di 300 specie, ma quella maggiormente presente in Italia è l’eucalyptus globulus, introdotto dapprima in Algeria da Ranel nel 1854, poi in Provenza e finalmente sulle nostre coste (specialmente al centro, in meridione e sulle isole), dove è stato intensamente coltivato come pianta ornamentale, per allestire linee frangivento e soprattutto per bonificare zone paludose (come l’agro pontino) grazie alla sua “avidità” di acqua e alle lunghissime radici. Inoltre l’intenso profumo balsamico che emana è in grado di allontanare le zanzare.
Se nelle zone di origine l’eucalipto può raggiungere anche i 100 metri d’altezza, in Italia di solito non supera i 20-25, ma la sua crescita è molto veloce. Ha fusto diritto con corteccia azzurrognola, foglie allungate ed arcuate con riflessi azzurrognoli o argentei nelle piante giovani; lunghe fino a 35 cm, più lanceolate, simili alla lama di una falce, con punta acuminata, coriacee e di colore verde carico nelle piante adulte. I fiori sono vistosi e di color bianco-crema, i frutti (bacche) hanno forma irregolarmente conica.
Le parti utilizzate in erboristeria sono le gemme fiorali e le foglie, ricchissime di olio essenziale: basta stropicciarle fra le dita per inalarne l’essenza. L’olio essenziale di eucalipto è costituito per circa il 70% da cineolo (o eucaliptolo), tannini e altre sostanze minori: viene estratto mediante distillazione in corrente di vapore dalle foglie e dai rametti freschi o parzialmente essiccati.
Potremo utilizzarlo in inalazioni facendo bollire le bacche per alcuni minuti nell’acqua o mettendo 4-5 gocce di olio essenziale (solo per gli adulti: gli oli essenziali non devono mai essere utilizzati per i bambini) in ½ litro di acqua calda e respirandone i vapori (ad occhi chiusi oppure utilizzando il FUMIN).
L’olio essenziale diluito e massaggiato sul petto (adulti: 2 gocce in un cucchiaio di olio di sesamo) favorisce la respirazione e aiuta a combattere il raffreddore. Anche la diffusione ambientale è efficace per favorire la respirazione e per disinfettare le stanze dove soggiornano i malati.
In questo caso metteremo 5-10 gocce di olio essenziale nell’acqua della vaschetta di un diffusore. Anche l’infuso delle foglie (un cucchiaio di foglie sminuzzate lasciate in infusione per 15 minuti in una tazza d’acqua bollente), magari dolcificato con poco miele d’eucalipto e bevuto durante il giorno combatte efficacemente i sintomi di un raffreddore o di un’influenza; non dolcificato e raffreddato invece sarà utile per disinfettare una ferita e favorirne la cicatrizzazione.
L’eucalipto è controindicato in caso di epatopatie gravi e di infiammazioni gastrointestinali e biliari e può ridurre l’assimilazione di alcuni farmaci.
In erboristeria si trovano diversi prodotti ottenuti da questa pianta:
- le foglie e le bacche per infusi, decotti e inalazioni
- l’olio essenziale, per uso esterno, da diluire con acqua o oli vegetali e utilizzare per inalazioni, diffusione ambientale e per massaggi
- l’"estratto di eucalipto", liquore amaro (40% Alc./Vol.) ottenuto dalla macerazione di foglie di eucalipto e senza zucchero, ottimo per preparare velocemente una bevanda balsamica diluendolo in una tazza d’acqua calda
- il miele di eucalipto, compatto, dall’odore intenso di funghi secchi e dal sapore gradevole, che ricorda le caramelle mou
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